la serie 260

Derivata dalla serie 200 la sigla 260 indicava, come da tradizione Volvo, la versione a sei cilindri della serie; 264 a 4 porte, 265 la station, 262 la 2 porte.
Abbandonato il vecchio motore delle 164 E, venne adottato il nuovo V6 monoalbero PRV di 2664cm³ alimentato a iniezione da 140cv.
Lo sterzo era dotato di servoassistenza idraulica, mentre a richiesta si poteva avere un cambio manuale a 5 marce di produzione ZF o anche il cambio automatico a 3 rapporti.
Al momento del debutto era disponibile, sul nostro mercato, solo una versione: la 264 GL (berlina a 4 porte), dotata di un equipaggiamento molto ricco (completo di sedili in pelle).
Nell'autunno del 1975 vennero lanciate anche le 264 DL e 265 DL (station wagon, inedita per la gamma 260 e prima station wagon Volvo con un motore a sei cilindri), alcune mosse da una versione a carburatore da 125cv del V6 PRV, e meno riccamente equipaggiate.
Nel 1977 arrivarono la 262C e la 264 GLE. Il cambio manuale divenne a 4 marce + overdrive.
La prima disegnata dalla Volvo e assemblata dalla Bertone, era una coupé derivata dai pochi esemplari prodotti di 262, ma con con tetto più basso e modificato nel montante posteriore e parte inferiore della carrozzeria identica alla berlina.
La 262C, era prodotta solo nei colori argento metallizzato con tetto rivestito in vinile nero e bronzo metallizzato con tetto in vinile beige, aveva una dotazione equivalente a quella della GLE. Curiosita' della 262C, a causa della modifica del montante posteriore montava un ruotino di scorta al posto della classica ruota normale.
La seconda vettura, che prendeva il posto della 264 GL, era una berlina meglio equipaggiata con cerchi in lega e aria condizionata di serie.
Nel 1979 un leggero restyling interessò solo la parte terminale del bagagliaio delle berline e della coupé (fanali posteriori leggermente avvolgenti sui lati; coperchio del baule con battuta più bassa, a filo del lato superiore dei fanali).
A fine 1980 (Model Year 1981) venne modificato il frontale (calandra e fari leggermente ritoccati), i paraurti resi meno massicci e rivestiti in plastica (per il mercato USA restarono quelli precedenti) e gli interni (sul cruscotto, la plancia strumenti diventò più grande e il posto per la radio venne riposizionato sopra le bocchette della climatizzazione).
Con l'occasione la cilindrata del V6, ora disponibile solo in versione iniezione, crebbe a 2849 cm³ e a 155cv.
La gamma venne ridotta a 4 versioni: 264 GL, 265 GL, 264 GLE e 262C. La 262 era disponibile in una serie più ampia di colori, con o senza tetto in vinile.
Nel 1982 la Serie 260 lasciò il posto alla 760